Il saluto della dirigente Simonetta Di Prima che dopo 13 anni lascia la guida della scuola: “Mi mancherà non poter stringere le mani dei nuovi alunni che formeranno le prime classi, cosi come ho fatto in tutti questi anni”
Si chiude un anno di grandi successi e soddisfazioni anche all’Istituto d’istruzione superiore Verona Trento Majorana: sono 40 i centisti 16 dei quali con lode. Una scuola all’avanguardia quella diretta da Simonetta di Prima, la quale dopo 13 anni cede il testimone al collega Luigi Genovese, che guiderà la scuola dal primo settembre prossimo. Nei giorni scorsi la preside, che ha fatto dell’istituto un presidio di accoglienza e inclusione, innovazione e crescita sociale per tutto il territorio cittadino, affiancando giorno dopo giorno studenti e docenti con grinta e generosità, si è congedata dalla comunità raccogliendo il grazie corale di quanti hanno avuto la fortuna di incrociare il suo cammino. Anni “intensi, impegnativi, difficili, ma anche fantastici”: definisce così Di Prima il tempo trascorso a capo di una scuola che, quando arrivo nel 2012 contava appena 630 alunni – un minimo storico che le valse l’aggregazione all’Istituto Marconi Majorana – e oggi è tra le più numerose con ben 1700 iscritti tra corsi diurni e serale. “Anni complessi, racconta, in cui le due istituzioni scolastiche di glorioso passato mal digerivano questa aggregazione”. Il merito va “all’enorme lavoro di squadra docenti, personale Ata, studenti e famiglie: a tutti la preside ha sempre chiesto, anzi preteso, “di lavorare con gentilezza, rispetto, sorriso, dialogo, autocritica e tantissima umiltà”. “Da parte mia tanto ascolto, la mia porta è sempre stata aperta a tutti, agli studenti innanzi tutto, per i quali spesso sono stata una spalla di supporto e uno sfigmomanometro se non si sentivano bene e venivano in presidenza, dove un divano su cui sdraiarsi lo avrebbero sempre trovato”. Alla cerimonia di commiato il sindaco Basile, gli assessori Caruso, Calafiore, Cannata hanno voluto esprimere il loro grazie alla persona ancor prima che alla dirigente, riconoscendole il merito di operare – al di là del ruolo – per il bene della comunità.
C’era Gustavo Ricevuto, che da provveditore ha visto muovere i primi passi di Di Prima nella scuola primaria e in quella secondaria; “una leonessa capace di affrontare difficoltà personali (problemi di salute, gravi perdite familiari), senza negare mai quel sorriso che l’ha sempre contraddistinta. Una donna dai tratti eleganti, di una bellezza fisica e interiore come poche”. Tanti i messaggi di affetto come quello della sua prima Dsga Francesca Calanni e del provveditore agli studi Leon Zingales, il quale ha sottolineato “l’impronta luminosa lasciata nel mondo della scuola che ha guidato come si guida un’opera d’arte in divenire, con pazienza, intelligenza e un amore profondo per la bellezza dell’educazione. Una bellezza che si è riflessa in tutto ciò che ha fatto: negli ambienti resi accoglienti, nei progetti costruiti con cura, nelle relazioni umane sempre improntate al rispetto e alla gentilezza”. La scelta di andare in pensione cinque anni prima del previsto è stata voluta dalla dirigente Di Prima, certa che “c’è un tempo per ogni cosa” e desiderosa di “recuperare aspetti della vita inevitabilmente trascurati negli anni del lavoro”. “Mi mancherà non poter stringere le mani dei nuovi alunni che formeranno le prime classi, cosi come ho fatto in tutti questi anni”. A chi prenderà il suo posto augura buon lavoro: “C’è tantissimo di iniziato ma non ancora concluso. E sono sicura che tantissime saranno le nuove iniziative da intraprendere”.
Con lode: Antonino Federico, Valentina Belardinelli, Paolo Libro, James Renato Bagois, Simone Longhitone Pastone, Roberta Sciarrone, Alberto Bardetta, Antonio Carbone, Daniele Munaò, Francesco Bertino, Simone Colucci, Andrea Gulletta, Annalisa Gemellaro, Cristian Angelo Golugoruppuge Botheju, Cristian Bellamacina, Mirko Cerasi.