Ne è fermamente convinta la dirigente Laura Tringali: l’Istituto d’istruzione superiore Antonello è “la scuola del fare”, un “luogo che intercetta le attitudini e il talento dei giovani aiutandoli a investire sul futuro già nel presente”. Sono buoni i risultati conseguiti da studentesse e studenti agli esami di maturità che, al di là del voto, hanno avuto la capacità di sviluppare competenze arricchendo notevolmente il proprio bagaglio culturale. Sette i centisti, due dei quali con lode e più in generale una valutazione complessiva misurata e rispondente al lavoro svolto dai ragazzi nel quinquennio. Un tempo bello nel quale hanno avuto la possibilità di mettere in pratica quanto appreso quotidianamente non solo tra i fornelli, ma anche nello sport e nell’affascinante mondo della tecnologia. Un anno “di costruzione” per la dirigente, nel quale tanti progetti hanno preso forma o sono stati portati a compimento: a partire dalla realizzazione delle nuove cucine, i laboratori di Informatica, 26 aule con Metaverso più una immersiva, all’inaugurazione dell’impianto sportivo con i campetti, che hanno accolto le attività della prima classe del liceo scientifico sportivo e non solo. Un altro grande traguardo è stato il diploma degli allievi del serale (27 più uno scomparso purtroppo a dicembre e ricordato successivamente da tutto il gruppo nel corso di un momento convivale), che a conclusione del primo triennio sono stati valutati positivamente da una commissione di docenti provenienti da varie scuole della città. “Una grande emozione – spiega Tringali – per questi adulti che hanno avuto la voglia di mettersi in gioco, tanto quanto i giovani, per dimostrare il proprio valore e che, per varie vicissitudini, avevano messo in stand by la possibilità di conseguire il diploma”. Si ripartirà a ottobre con il nuovo corso serale che ha già un buon numero di iscritti, anche se questa non è l’unica novità del prossimo anno scolastico nel quale ci sarà un significativo ampliamento dell’offerta formativa con l’aggiunta di tre indirizzi professionali (Agricoltura, sviluppo rurale, valorizzazione dei prodotti del territorio e gestione delle risorse forestali e montane; Servizi per la sanità e l’assistenza sociale; Tecnico Meccanica, meccatronica ed Energia). Tra i fiori all’occhiello della scuola, oltre all’indirizzo di grafica e comunicazione, che ha portato avanti un progetto sulle pari opportunità con la realizzazione di una campagna curata dall’artista messinese Renato Geraci, importanti quelli a carattere inclusivo “I walk too”, “Diversamente pasticciando” e “Diversamente shackerando” e “La bottega del possibile Work experience”, iniziativa promossa dalla Messina Social City nell’ambito del progetto Dopo di noi insieme alla scuola. In corso una collaborazione con il Tribunale dei Minori di Messina per l’avvio di percorsi di giustizia riparativa e, sempre con il Comune, nell’ambito del progetto “L’Estate addosso”. Ma la scuola Antonello guarda avanti, oltre, mirando a creare una rete di collaborazioni sul territorio sempre più capillare: per questo, oltre all’Università di Messina e all’amichevole sinergia con l’Istituto Majorana diretto da Simonetta Di Prima, alla quale Tringali ha voluto manifestare la sua gratitudine per aver messo a disposizione la palestra nella quale anche i ragazzi dell’Antonello potranno svolgere diverse attività, è in fase di avvio un progetto che vedrà l’Istituto in prima fila con il Museo Regionale: saranno gli alunni dell’Istituto di viale Giostra a gestire il punto ristoro della prestigiosa struttura per i prossimi due anni. Si tratta di una misura nell’ambito del Pnrr per la “Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura”: l’investimento si pone l’obiettivo di garantire la completa fruizione del patrimonio culturale attraverso la piena accessibilità fisica dei luoghi della cultura con la rimozione delle barriere fisiche, percettive, culturali e cognitive. Si tratta di un’iniziativa di grande valenza sociale ha spiegato Orazio Micali, che mette insieme arte, cultura e paradigma inclusivo: una perfetta sinergia per il “visionario” direttore del Museo, che sin dall’inizio del suo mandato si è posto come obiettivo, la centralità della struttura. “Attraverso iniziative come questa i musei diventano spazi di ricezione nei quali è possibile intercettare i bisogni della società, anticipandone le soluzioni”. Per Micali dunque, “il Museo ascolta, vede, comprende, partecipa al processo culturale contribuendo ad annullare pregiudizi e stereotipi di genere”. E da questo progetto probabilmente prenderà le mosse quello che per Tringali è il suo ogno nel cassetto: la realizzazione di una Fondazione per l’inserimento lavorativo dei soggetti fragili.
I centisti: Alessia Ragno, Bitssam Agoubi, Asia Felughi, Miriana Dominici (con lode), Lorenzo Impoco (con lode), Greys Nushi, Giorgia Terranova.
I diplomati al corso serale: Sharon Cannata, Giuseppa Chirieleison, Sabrina Coppolino, Francesco De Luca, Alessio De Salvo, Edoarda Delacqua, Andrea Diblasi, Caterina Famà, Elisabetta Paola Famà, Francesco Salvatore Foti, Carmelo Giammillaro, Concetta Grillo, Angelo Gulletta, Claudio Marino, Simone Marino, Graziella Marotta, Shara Micali, Patrizia Nicolosi, Ilaria Papale, Giusy Pasqua, Giuseppe Pitagna, Marco Rizzo, Stellario Ruggeri, Federica Saja, Letterio Sanfilippo, Teresa Ungaro, Serena Zirino, Rizzo Letterio (morto a dicembre).