GazzettadelSudonline – La GdS Academy al Liceo Maurolico di Messina: tra giornalismo, responsabilità e… anima

Data: 01/03/2025

Il presidente Ses Lino Morgante e il direttore della Gazzetta Rizzo Nervo hanno dialogato con studentesse e studenti parlando di informazione e disinformazione, tecnologia e “umanesimo”

La curiosità dei giovani rispetto a ciò che accade ogni giorno, l’attenzione alla verità e il bisogno di manifestare il proprio pensiero in maniera libera ma responsabile sono strettamente connessi al valore dell’informazione e all’importanza che i suoi canali di  diffusione rivestono.

In un mondo che corre sempre più veloce, in cui la tecnologia ha modificato sostanzialmente il modo di fare comunicazione, il quotidiano continua a essere un punto di riferimento culturale e sociale per chi vuol conoscere i fatti e approfondirli in maniera attendibile. Se n’è discusso ieri mattina al Liceo classico “Maurolico” nel corso dell’incontro “L’informazione è giovane” promosso da Società Editrice Sud Gazzetta del Sud Giornale di Sicilia nell’ambito della GDS Academy e del progetto “Gazzetta del Sud in classe con Noi Magazine”. A confrontarsi con studentesse e studenti delle quarte classi della scuola diretta dalla preside Giovanna De Francesco, il presidente e direttore editoriale di Ses Lino Morgante e il direttore responsabile di Gazzetta del Sud Nino Rizzo Nervo.

Leggere il quotidiano per esser consapevoli

Pluralità d’informazione e attenzione ai giovani sono obiettivi che l’azienda editoriale ha sempre perseguito, consapevole dell’importanza che la lettura dei quotidiani riveste per chi si forma: è per questo che, ha spiegato Morgante,  l’inserto storico Noi Magazine – nato proprio da una sua idea e dal 1996 dedicato al mondo dell’istruzione – continua a essere «una grande piazza di confronto tra chi fa giornalismo e la scuola, luogo di crescita e formazione personale e culturale». «Il giornale è un prodotto vivo, una scommessa quotidiana che permette ai lettori di accostarsi alla realtà in maniera critica e responsabile», ha detto il presidente di Ses esortando ragazze e ragazzi a leggere testate diverse e sottolineando come il quotidiano non sia affatto incompatibile con l’evoluzione tecnologica (basti pensare che in Giappone, patria dell’high tech, il giornale più letto al mondo stampa 12 milioni di copie) mentre un network come Ses  mette insieme diversi canali di comunicazione (giornali, tv, radio, siti web) per rivolgersi a tutte le fasce di pubblico.

La responsabilità della parola scritta

All’incontro ha preso parte anche la vicecaposervizio di Gazzetta del Sud Natalia La Rosa, responsabile della GDS Academy e coordinatrice dell’inserto Noi Magazine, cui la scuola partecipa attivamente con contributi settimanali di grande spessore, come La Rosa ha ricordato richiamando il concetto di responsabilità che proprio grazie ad uno strumento di comunicazione come il quotidiano emerge con particolare chiarezza. “Una responsabilità che – ha detto la giornalista – è ben presente anche a 14 o 15 anni,  e che si percepisce con evidenzia quando si pubblica il proprio nome o l’immagine associata a un contenuto, come avviene sul giornale. Questo rende responsabili delle proprie parole, che vanno ponderate, e marca la differenza con altri canali, come quelli social e digitali, nei quali invece l’uso delle parole diventa sempre più slegato dalla consapevolezza delle conseguenze”, ha concluso La Rosa richiamando poi il titolo dell’ultima edizione dell’inserto dedicata all’intelligenza artificiale a scuola e invitando ragazze e ragazzi a chiedersi se sia meglio “copiare o imparare”.

Come entrare nel mondo del giornalismo

Nel corso dell’incontro, studentesse e studenti hanno avuto la possibilità di approfondire attraverso domande dirette diversi argomenti, con il coordinamento del prof. Costantino Lauria, referente per la scuola del progetto Noi Magazine: dal percorso per diventare giornalisti, a tutto ciò che rischia di sbarrare la strada a una buona e corretta informazione (fake news, ideologie sempre più radicate e Intelligenza artificiale). Per il presidente di Ses e il direttore di Gazzetta del Sud, al di là del percorso di studi, «curiosità e passione sono elementi indispensabili per intraprendere un percorso formativo che possa approdare alla professione giornalistica». Si è anche parlato delle conseguenze delle logiche di mercato sulla libertà dell’informazione, e Morgante si è detto preoccupato dall’azione delle grandi piattaforme tecnologiche (le big tech) rispetto all’accessibilità delle notizie da parte del pubblico e al relativo processo di disinformazione.