Più formazione e sensibilizzazione, meno repressione per contrastare fenomeni sempre più in aumento come il bullismo: negli ultimi anni sono diventati sempre più frequenti gli episodi segnalati ai Servizi territoriali e alle Forze dell’ordine relativi a reati di aggressioni verbali e fisiche fra minori, segno di un malessere legato alla mancanza di dialogo intergenerazionale e ad alcune criticità che coinvolgono la sfera emotiva. A discuterne nel corso di un incontro organizzato dall’Associazione culturale Archimede con l’omonimo liceo scientifico il procuratore della Repubblica presso il Tribunale per il Minorenni di Messina Andrea Pagano e il docente Unime di Psichiatria Clemente Cedro.

Pagano ha sottolineato come in famiglia e a scuola, non nelle aule dei tribunali, i giovani possono essere formati alla legalità e a un corretto modo di relazionarsi; tra i banchi di scuola i giovani della generazione Z possono lavorare sull’equilibrio mentale legato al rispetto delle regole, ha spiegato Cedro.