Tutta la comunità educante ha vissuto con grande coinvolgimento, emozione e partecipazione l’evento di fratellanza e accoglienza animando i vari momenti con simbolici riferimenti al messaggio francescano di amore e rispetto per il mondo che ci circonda. Fra Giuseppe, originario di San Fratello, che ha fatto della condivisione e dell’aiuto al prossimo l’esperienza fondante della sua vita, ha incontrato bambini e ragazzi dei tre plessi dell’istituto nelle giornate di mercoledì 30 e giovedì 31 ottobre. Gli alunni hanno accolto con canti, poesie, riflessioni, cartelloni, emoticon fra Giuseppe e hanno manifestato ed espresso felicità e gioia per il gradito dono della sua visita.
A dare il benvenuto all’ospite è stato il dirigente scolastico, il quale ha evidenziato che la scuola ha come priorità quella di educare ragazze e ragazzi alla condivisione, all’accoglienza, al rispetto, all’accettazione dell’altro, alla correttezza e all’inclusione. Ha sottolineato l’importanza dell’impegno formativo delle istituzioni e del patto educativo tra la scuola e la famiglia che, sinergicamente, devono operare per accompagnare la crescita e la maturazione dei ragazzi e la realizzazione di una società migliore.
Particolarmente emozionanti e suggestive sono state le esecuzioni musicali al flauto da parte degli alunni della scuola secondaria di 1° grado, diretti dai professori Maria Fustaneo e Michele Saccone, che hanno fatto da cornice, scandito e arricchito ulteriormente l’evento. Tanti sono stati i momenti di particolare interesse e di forte impatto emotivo.
Fra Giuseppe ha portato la sua testimonianza e raccontato la sua esperienza di francescano che vive tra gli ultimi “senza mai giudicare e, anzi, per condividere”; che trascorre le sue giornate con i senzatetto, gli emarginati, i mendicanti quelli che società considera scarti ed esclude. Fra Giuseppe ascolta, abbraccia, accoglie, regala un sorriso e una parola di conforto a quanti, anche nel cuore della notte, lo chiamano. Ha calamitato l’interesse, la curiosità e sollecitato le domande della giovane platea raccontando di sé, di come trascorre le giornate, della sua scelta di “vivere da povero tra i poveri”. Ha parlato della sua esperienza missionaria prima nel “Cammino di Santiago”, poi in Marocco, dove, con l’aiuto di giovani musulmani, ha creato un doposcuola per bambini di strada; dei due mesi trascorsi nelle favelas in Brasile e dei cinque anni a Favara, dove ha aperto le porte del convento a più di 700 persone inimicandosi quanti speculavano sulla pelle dei migranti.
Fra Giuseppe ha fatto riflettere gli alunni sulla bellezza del Creato e sull’importanza della scuola e dell’istruzione. Li ha incoraggiati alla ricerca dell’essenzialità e allo studio. Li ha esortati ad aprire il cuore agli altri, ad agire per il conseguimento del bene comune e a non accontentarsi di una vita banale e insignificante. Questa giornata ha scaldato il cuore di tutti e rimarrà nei ricordi di tutta la comunità scolastica per la testimonianza illuminante e preziosa, gli interessanti spunti di riflessione e i doni di grazia lasciati da fra Giuseppe.
Presenti alla cerimonia i sindaci Bruno Mancuso di Sant’Agata Militello ed Ettore Dottore di Alcara Li Fusi; gli assessori all’Istruzione Ilaria Pulejo di Sant’Agata Militello e Lucia Pirronello di Militello Rosmarino; i parroci Guido Passalacqua, Maurizio Provenzale e Daniele Collovà; il presidente del consiglio d’istituto, Nicoletta Parrino.