«Come il filo di Arianna, in questi cento anni di vite vissute e storie connesse, la nostra scuola è stata il faro per i suoi studenti, ai quali ha indicato la via per uscire dal labirinto dell’adolescenza, per avviarsi verso la vita del giovane adulto – prosegue la preside – Il nostro evento coreo-musicale inizia con la canzone Jerusalema, una preghiera cantata, che parla di Gerusalemme, simbolo iconografico ove “connettersi” con qualcosa di più grande, a vantaggio dell’umanità intera. In considerazione dell’attuale periodo storico questo testo è molto evocativo del grande desiderio di pace e fratellanza che la comunità scolastica caldeggia e promuove ogni giorno».

«A seguire, si propone l’allegria contagiosa del ritmo del testo Swalla dove il genere musicale Hip Hop permette ai nostri giovani di esprimersi con fantasia e vivacità nella loro consapevolezza di essere al mondo e col mondo», spiega la professoressa Leonardi.

«Ma la vita è anche altro e va raccontata per intero. Ecco perché la scelta dei Carmina Burana, serie di canzoni profane medievali, musicate da Carl Orff, che raccontano storie di natura, felicità, amore, vita e morte. Gli allievi accompagneranno il pezzo “O Fortuna” col ritmo del loro corpo (mani e piedi) e si concluderà con un lavoro ginnico motorio di un gruppo di allieve, con l’utilizzo della funicella – continua la dirigente – La grande forza espressiva della musica dei Carmina Burana si placherà sulle dolci note della canzone “Non, je ne regrette rien” di Edith Piaf, quale invito ai giovani a non rimpiangere nulla, a vivere in pienezza la propria vita e a ricordare che anche gli sbagli fanno parte della crescita personale e che da quelli si può trarre benefico frutto, a patto di non reiterare il comportamento errato».

«In conclusione, ricordiamo a noi tutti, giovani e meno giovani ex studenti, che la Scuola è fonte di vita e di crescita, luogo dinamico di grande energia, avventura fondamentale ed esperienza unica che negli anni a seguire ci accompagnerà sempre , come il ricordo più bello dei nostri verdi anni. Il nostro Liceo si fregia dei suoi appena compiuti 100 ANNI di Storia e di storie infinite Ad Maiora», conclude.