E’ un progetto che vuole promuovere una cultura dell’invecchiamento attivo e di incontro tra le generazioni
Sarà presentata stamani 6 giugno nell’Aula Magna del Verona Trento in via Ugo Bassi a Messina un’iniziativa molto interessante grazie alla quale gli studenti dell’Istituto Verona Trento si sono messi in gioco, e per una volta si sono seduti in cattedra durante l’anno scolastico per spiegare ai corsisti della Lute (Libera università della terza età) alcune loro conoscenze e abilità digitali come il computer, la robotica o la navigazione su Internet.
Alla presentazione del progetto oggi alle 10.30 sarà presente il provveditore di Messina Stello Vadalà, la dirigente scolastica dell’Istituto Simonetta Di Prima, il presidente Lute Claudio Graziano, la professoressa Rosa Giorgianni del Verona Trento. I corsisti Lute insieme agli allievi del Verona Trento nell’ambito di un PCTO (percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento) guidati dalla professoressa Rosa Giorgianni hanno realizzato quest’anno il progetto “l’età dell’oro OnLine”. Un esperimento di interscambio generazionale dove giovani e anziani si sono incontrati, parlati e ascoltati reciprocamente. Le conoscenze informatiche dei nativi Z sono state preziose per i corsisti Lute e al contempo l’attenzione, la cura e la serenità degli incontri è stata occasione per ritessere le relazioni tra le generazioni.
E’ un progetto che vuole promuovere una cultura dell’invecchiamento attivo e di incontro tra le generazioni. Acquisire le competenze digitali per gli anziani significa infatti, favorire un loro reinserimento attivo in una società sempre più digitalizzata. Inoltre permette loro di mantenersi aggiornati con i tempi.
Ai nonni si è insegnato l’abc: da come accendere un tablet a come identificare le varie icone, dal mandare una mail, al navigare, fino al consultare e utilizzare online i principali servizi offerti dalle istituzioni senza doversi muovere da casa. Cose banali per i più giovani, ma non facili per chi non è come loro un nativo digitale.
“Il dialogo intergenerazionale tra gli studenti delle scuole superiori e gli iscritti all’università della terza età – spiega la Dirigente Simonetta Di Prima – rappresenta un’opportunità preziosa per il reciproco scambio di competenze. I giovani, nativi digitali, possono trasmettere con facilità le loro conoscenze su nuove tecnologie, social media e strumenti informatici, aiutando gli anziani a navigare nel mondo digitale con maggiore sicurezza e autonomia. Dall’altro lato, gli ‘studenti’ universitari più anziani possono condividere la loro vasta esperienza di vita, storie personali e saggezza, fornendo ai giovani una prospettiva diversa e arricchente sul mondo. Questo scambio non solo favorisce l’apprendimento reciproco, ma rafforza anche i legami comunitari e promuove una maggiore comprensione tra diverse generazioni”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA