Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia

Con un evento carico di emozioni, creatività e significati simbolici, il Liceo Seguenza chiude i festeggiamenti per il suo centenario. Venerdì 6 dicembre, alle ore 11:30, piazza Duomo diventerà il palcoscenico di un suggestivo flashmob coreo-musicale che vedrà protagonisti studenti, docenti, ex alunni e l’intera comunità scolastica. Unendo musica, danza e riflessione, l’evento ripercorre il ruolo fondamentale della scuola come “faro” che guida gli studenti attraverso il labirinto dell’adolescenza verso l’età adulta. Un viaggio musicale tra preghiera, ritmo e memoria Il flashmob inizierà con la celebre canzone Jerusalema, una preghiera cantata che simboleggia la connessione con qualcosa di più grande e il desiderio universale di pace e fratellanza, valori che il Liceo Seguenza promuove quotidianamente. La seconda parte sarà dedicata al ritmo e alla vivacità giovanile con Swalla, un brano hip hop che celebra l’energia, la fantasia e la consapevolezza dei giovani di essere parte integrante del mondo. Il momento più intenso arriverà con i Carmina Burana di Carl Orff, in particolare il celebre “O Fortuna”. Gli studenti daranno vita a una potente performance ritmica, accompagnata da un’esibizione ginnico-motoria con funicelle, che esplora temi universali come natura, amore, vita e morte. Infine, l’evento si concluderà sulle dolci note di Non, je ne regrette rien di Edith Piaf, un messaggio rivolto ai giovani per incoraggiarli a vivere senza rimpianti, traendo insegnamento dagli errori e affrontando la vita con coraggio e pienezza. Un omaggio a 100 anni di storie e di crescita Con questo flashmob, il Liceo Seguenza celebra un secolo di storia, vite intrecciate e memorie condivise, sottolineando il valore della scuola come luogo di energia, scoperta e avventura. “Il Liceo Seguenza è orgoglioso di questi primi 100 anni e di aver accompagnato generazioni di studenti verso il futuro. Ad Maiora!”, ha dichiarato la dirigenza scolastica. Un appuntamento imperdibile per ricordare e festeggiare il passato, guardando con entusiasmo al futuro.