Redazione
Obiettivo è contrastare fenomeni come criminalità, tossicodipendenza, ludopatie e dipendenza dai social media. Il responsabile dell’associazione Antonio Mandia lancia un appello alle istituzioni: “Serve l’aiuto di tutti, a Messina anche a nove anni cominciano a drogarsi”
Parte da Santa Lucia sopra contesse il progetto “StayFree” di Overland. L’istituto Giuseppe Catalfamo, che comprende anche le scuole primaria e di secondo grado al Cep e a Contesse, ha accolto il percorso di contrasto all’uso di sostanze stupefacenti e per il rispetto della legalità studiato dall’associazione presieduta da Antonio Mandia che da oltre sette anni èimpegnata sul territorio per il recupero e il reinserimento di giovani con problematiche legate alle dipendenze o alla detenzione.
Ma il progetto StayFree si propone di essere attuato in tutte le scuole secondarie di primo e secondo grado situate sul territorio comunale. In un contesto scolastico extracurriculare e curriculare, gli studenti potranno approfondiranno tematiche rilevanti e attuali anche grazie alla collaborazione istituzionale di Questura e carabinieri e dell’ex Garante per l’infanzia Fabio Costantino nella sua qualità di psicoterapeuta.
L’obiettivo di contrastare fenomeni sociali come criminalità, tossicodipendenza, ludopatie e dipendenza dai social media. Per gli studenti, il progetto mira a sensibilizzarli sui rischi associati a queste problematiche e a fornire strumenti educativi per promuovere scelte di vita sane e sicure. Per i docenti, il progetto offre risorse per identificare e affrontare i segnali di rischio tra gli studenti e integrare queste tematiche nei programmi didattici.
Fra gli incontri previsti incontri formativi con esperti dei SER.T per informare sui vari tipi di droghe e i loro effetti, inclusi i rischi legati all’alcool e al gioco d’azzardo. Incontri con extossicodipendenti e persone che hanno superato la dipendenza da gioco ma anche formazione su criminalità giovanile e buon uso dei social e incontri con la Polizia Postale per apprendere come proteggersi dai rischi del web e con le Forze dell’Ordine per discutere le attività criminali giovanili e le loro conseguenze legali. Ci sarà spazio anche per dibattiti con esperti legali e momenti legati alla protezione dell’ambiente con incontri con carabinieri forestali e il corpo forestale per conoscere le pratiche di reato ambientale e contro gli animali e attività con volontari della Protezione Civile per promuovere la tutela del territorio e sensibilizzare sulla protezione della fauna.
“L’obiettivo – spiega Mandia a MessinaToday – è sensibilizzare più possibile i ragazzi affinché si abbia una inversione di tendenza al consumo di sostanze che interessa sempre più ragazzi in giovane età. Anche dal nostro osservatorio privilegiato siamo testimoni di consumo anche a partire dai nove anni. Situazione che insieme al degrado di alcuni contesti spingono anche all’abbandono scolastico lasciando questi giovani nelle mani della micro criminalità. Le recenti risse fra adolescenti registrate a Messina sono la testimonianza di un fenomeno che non va sottovalutato. Non siamo di fronte ad intemperanze adolescenziali ma a meccanismi in cui è sempre più evidente la perdita di valori che le famiglie evidentemente non sanno più arginare. Col nostro progetto Stayfree vorremmo anche offrire un nuovo modello di comportamento, lontano da quello proposto da certe serie televisive e trapper in cui i nostri giovani si identificano allontanandosi sempre più da modelli positivi”.
Mandia lancia anche un messaggio a sostegno del progetto. L’appello è agli organi istituzionali affinché concedano non solo il patrocinio ma anche un contributo economico per rendere ancora più efficaci alcune attività.
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