inaugurazione a.s. Catalfamo
Marina PagliaroGiornalista
La cerimonia a cui hanno preso parte i rappresentati delle istituzioni quest’anno si è svolta nella scuola del villaggio Cep che grazie ai progetti di inclusione e contrasto alla dispersione scolastica rappresenta un luogo di avanguardia didattica e formativa
Inclusione e valorizzazione della singolarità di ogni allievo, accordo e dialogo fra tutti i protagonisti del dialogo formativo, attenzione per il territorio. È suonata anche all’istituto “Catalfamo” la prima campanella dell’anno scolastico 2024/2025. La scuola, guidata dal dirigente Angelo Cavallaro, che dalla frontiera detta i canoni di avanguardia nell’ambito dell’offerta formativa e della redazione dei progetti di contrasto alla dispersione scolastica, è stata scelta quest’anno dalle istituzioni come luogo simbolo per dare l’avvio alle lezioni che oggi sono cominciate definitivamente in tutti gli istituti della città.
Un luogo di unione trasversale, l’istituto “Catalfamo” che, grazie ai plessi di Pistunina, Cep e Santa Lucia Sopra Contesse, accoglie gli alunni di tutte le età a cui offre la possibilità di frequentare la scuola mattina e pomeriggio, da lunedì fino al sabato. E che la partecipazione all’attività scolastica sia la base per poter fare comunità e garantire alle nuove generazioni un luogo non soltanto di formazione didattica ma anche una palestra di crescita umana lo ha ben rappresentato la cerimonia organizzata dai docenti dell’istituto, grazie al supporto dei collaboratori scolastici, insieme ai bimbi di tutte le età presenti questa mattina per salutare le autorità che sono intervenute.
A presentare la mission dell’istituto il dirigente scolastico che ha ricevuto il plauso da parte della Prefetta Cosima Di Stani. “Per me la tradizione di inaugurare l’anno scolastico mi consente di conoscere realtà nel capoluogo bellissime – ha detto la rappresentante del governo – Questa è una scuola all’avanguardia per cui mi complimento del lavoro che viene svolto ogni giorno. I giovani sono una frontiera che incoraggia e proprio perché sono una frontiera hanno necessità di essere guidati e la scuola è l’istituzione più importante che consente ai nostri figli di crescere e conoscere andando verso la propria libertà che non significa fare quello che è consentito fare ma soprattutto pensare con la propria testa e con le proprie capacità e la scuola ci consente di avere gli strumenti essenziali per esercitare la vera libertà”.
Per questo motivo le istituzioni e le forze dell’ordine hanno un importante compito, cioè quello di essere affidabili agli occhi dei cittadini, sin dalla più tenera età. “La scuola è comunità e il nostro impegno, insieme ai rappresentanti di tutte le istituzioni è proprio quello di rafforzare questo senso di continuità con il territorio – ha detto il sindaco Federico Basile – Se la scuola è aperta sabato vuol dire che si sta bene e si vive a 360 gradi con la collaborazione di tutti. Diventare cittadini è un percorso che parte dalle scuole, dalle istituzioni, dalle forze dell’ ordine e dalla consapevolezza che da qua si radica il futuro dei ragazzi”.
A rappresentare l’ufficio scolastico regionale il dirigente Giovanni Pasto, in attesa che venga nominato il prossimo provveditore, dopo il pensionamento di Stello Vadalà. Dopo i saluti istituzionali è stato il momento per i rappresentanti della scuola di prendere la parola. “Per noi questo è un giorno di festa e gratitudine perché siamo consapevoli che il diritto allo studio non è concesso a tutti i nostri coetani – ha detto Anthony De Luca, rappresentante degli studenti – Auguriamo quindi ai nostri coetanei l’equilibrio fra preoccupazione ed entusiasmo, perché tutti possiamo fare fino in fondo il nostro dovere, perché ci sia il giusto spirito di collaborazione, il rispetto degli altri e che ciascuno dica ogni giorno a se stesso che oggi ho reso il mondo un poco migliore”.
A dimostrare l’importanza del rapporto con le famiglie anche la presenza di Salvatore Saraceno, rappresentante dei genitori e presidente del consiglio d’istituo che ha spiegato come “il buon rapporto fra la scuola e la famiglia è fondamentale – ha spiegato – Noi supporteremo il dialogo con la scuola e speriamo che i nostri figli affrontino tutti i giorni con entusiasmo e che crescano con consapevolezza. Siamo certi che insieme, genitori e scuola, potremo fare la differenza”.
Un obiettivo, questo, sposato a pieno dagli insegnanti dell’istituto, rappresentati dalla docente Rosy Sturniolo che ha riflettuto sull’importanza della scuola come luogo in cui “si trasmettono non soltanto conoscenze ma anche valori e competenze che rendono gli studenti protagonisti – ha sottolineato – Questo può avvenire in sinergia con istituzioni e famiglie per costruire una comunità educante solida, coesa e inclusiva, fondata sui principi della costituzione nel rispetto reciproco per la crescita personale”. Il resto della mattinata è proseguito con le esibizioni degli studenti di tutti gli ordini che l’istituto coinvolge.
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