8 marzo a Milazzo, all’istituto Majorana l’inaugurazione di una panchina rossa
Mattinata di riflessione e impegno e non di mera festa quella che venerdì 8 marzo, Giornata internazionale dei diritti delle donne, è stata celebrata nei locali dell’Istituto Tecnico tecnologico “Ettore Majorana di Milazzo.
Consapevole del ruolo strategico che riveste nell’educazione e nella formazione delle nuove generazioni, il tecnologico mamertino, da sempre promotore di un’istruzione volta ad arginare e porre fine alla violenza di genere per formare le coscienze di persone e non di uomini o donne, è orgoglioso di potersi unire a tutte le manifestazioni che in tanti Paesi del mondo vogliono portare testimonianza di un impegno contro la violenza sulle donne e sul percorso verso il raggiungimento della parità dei diritti.
Grazie al lavoro svolto da studenti e docenti, su iniziativa della professoressa Pina Lombardo, è stata collocata in un posto strategico dell’istituto, visibile a tutti, per marcare il territorio con la sua presenza muta, ma proprio così eloquente, una panchina rossa, non solo come simbolo dell’attenzione e dell’importanza che il nostro istituto riserva al fenomeno sempre piu’ dilagante del femminicidio, ma soprattutto per sensibilizzare gli studenti sui temi dei diritti, delle pari opportunità, del rispetto della figura femminile, del contrasto a ogni forma di discriminazione e lotta alla violenza di genere.
«La scelta della “Giornata internazionale dei diritti della donna” per l’inaugurazione della nostra panchina rossa, collocata quasi all’ingresso del nostro istituto, costituisce un chiaro messaggio di consapevolezza del ruolo della scuola, delle istituzioni e dell’intera società sul tema purtroppo, sempre assurdamente attuale, della violenza contro le donne e, in particolare, della violenza di genere. L’8 marzo, pertanto, per noi è più di una ricorrenza, rappresenta un’occasione importante per sottolineare la strada che c’è ancora da fare per l’inclusione e l’equità, per la diffusione di una cultura di amore e di rispetto in cui ogni essere umano possa esprimere sé stesso nella sfera individuale e professionale» è il commento del dirigente scolastico Bruno Lorenzo Castrovinci, nell’avviare l’evento che in Aula magna ha ospitato, oltre ad alcune classi quinte e una rappresentanza di docenti, Sebastiana Genovese e il direttivo dell’Associazione Astrea – Amici delle donne. Se la prima parte della mattinata ha unito i presenti fra suggestioni e emozioni suscitate dalla lettura e dall’ascolto di passi e brani musicali significativi, il secondo momento, dedicato al taglio del nastro, dopo essersi spostati nei locali esterni dell’istituto, ha concluso lietamente un incontro connotatosi come segno permanente di memoria e speranza che, a partire dalle scuole, può e vuole diffondersi in ogni luogo della città.