S. TERESA DI RIVA – Una giornata dedicata alla memoria storica, quella del “Giorno del Ricordo”, che ha visto Santa Teresa di Riva protagonista di una cerimonia emozionante, organizzata dal Prefetto Cosima Di Stani in collaborazione con l’Ufficio scolastico provinciale e l’Associazione Nazionale Congiunti dei Deportati Italiani Uccisi o Scomparsi in Jugoslavia (Ancdi). L’iniziativa ha visto la partecipazione delle autorità locali, delle forze dell’ordine e di una nutrita rappresentanza di studenti, coinvolti in un momento di riflessione collettiva sulla tragedia delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata.
Il sindaco di Santa Teresa di Riva, Danilo Lo Giudice, ha dato il via alla cerimonia, seguita dai discorsi del dirigente scolastico provinciale Leon Zingales e della dirigente dell’Istituto Superiore “Caminiti-Trimarchi”, Manuela Raneri, che hanno sottolineato l’importanza di mantenere viva la memoria storica, in particolare tra le giovani generazioni. Un momento centrale della cerimonia è stato il racconto toccante della Professoressa Maria Cacciola, che ha condiviso la sua testimonianza di bambina, vittima indiretta della tragedia delle foibe, perdendo il padre, carabiniere ucciso e costretto all’esilio.
Le emozioni sono proseguite con la lettura del brano “Ricordo di una Giornata Memorabile” di Graziella La Torre e con l’intervento della figlia della protagonista del racconto, che ha parlato della perdita e dell’esilio vissuti dalla sua famiglia. Il giorno stesso, a Roma, i parenti delle vittime hanno ricevuto la medaglia d’onore dal Presidente Mattarella.
L’evento ha visto anche la commovente testimonianza dell’Avvocato Alessandro Faramo, figlio di una esule di Pola, che ha raccontato le peripezie della madre, sopravvissuta all’infoibamento dei genitori e successivamente accolta a Santa Teresa di Riva. La cerimonia è stata impreziosita da esecuzioni musicali degli studenti dell’Istituto “Caminiti-Trimarchi”, con brani di Bach, Cristicchi e Verdi, e si è conclusa con una riflessione del Prefetto, che ha voluto sottolineare come “oggi si ricorda una pagina di storia del nostro Paese strappata alla memoria per troppo tempo”.