SiciliaMedica – Emicrania nei giovani: il Policlinico di Messina porta la prevenzione nelle scuole

Data: 10/02/2025

 di Redazione 

Una campagna informativa rivolta ai più giovani per parlare di emicrania e comprenderne cause e rimedi. Parte con questo proposito l’iniziativa promossa dal Centro Cefalee dell’AOU G. Martino di Messina che il 7 febbraio scorso ha visto il Dott. Massimo Autunno e la Dott.ssa Ludovica Ferraù, dell’UOC di Neurologia diretta dal Prof. Carmelo Rodolico, aderire a un primo incontro presso il Liceo Emilio AINIS di Messina.

La cefalea è un sintomo molto comune e costituisce una delle principali cause di disabilità in età infantile e adolescenziale. Circa il 60% dei bambini e degli adolescenti, almeno una volta, ha lamentato cefalea. Nel 20% dei casi la causa è ascrivibile all’emicrania, che è la prima causa di disabilità per le donne tra i 15 ed i 49 anni. L’emicrania è molto più di un semplice mal di testa, è una patologia seria e invalidante  che, come tale, deve essere riconosciuta e affrontata.

 ‘‘Incontrare i ragazzi e le ragazze nelle scuole superiori per parlare di emicrania ha un valore importante in termini di prevenzione – spiega la Dott.ssa Ferraù -. È un’occasione di condivisione che, partendo dal dialogo, consente di focalizzare l’attenzione su un fenomeno, quello dell’emicrania, in cui entrano in gioco aspetti di tipo biologico, strettamente connessi ad aspetti di tipo psicoemotivo e sociale, che non non vanno sottovalutati. Individuare i soggetti affetti già in età adolescenziale è un vantaggio in termini di prevenzione e di trattamento”.

Il Dr. Massimo Autunno e la Dott.ssa Ludovica Ferraù, che da tempo si occupano della diagnosi e del trattamento dei pazienti affetti da Cefalea ed Emicrania, in tale occasione hanno anche illustrato il funzionamento del nuovo PDTA, il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale dedicato a chi è affetto da questa patologia, fornendo  informazioni e consigli sulla gestione dell’emicrania.

‘’L’obiettivo – sottolinea il dott. Massimo Autunno, Responsabile del Centro – , è quello di fornire un inquadramento diagnostico adeguato, che tenga conto anche delle particolarità di questi giovani pazienti, evitando le più comuni complicanze come la cronicizzazione e l’uso eccessivo di farmaci sintomatici”.