Messina, romanzo “Madre Incompiuta”: il recupero della parola nel rapporto con la figlia
Il recupero della parola come fondamentale strumento di relazione nel rapporto madre figlia nel romanzo di esordio di Maria Ausilia Boemi
Nutrita partecipazione di pubblico e di studenti alla presentazione del libro “Madre Incompiuta” – romanzo di esordio di Maria Ausilia Boemi – che si è svolta alla Galleria d’Arte moderna e contemporanea “Lucio Barbera”. L’evento, inserito nell’ambito della XIV edizione de “Il Maggio dei libri 2024” della Città Metropolitana di Messina, è stato patrocinato dal club Kiwanis Messina e dall’AMMI, Ass. Mogli medici italiani Donne per la salute. A coordinare e moderare l’incontro l’Avv. Silvana Paratore, legale esperto di politiche sociali che ha dialogato con l’autrice sui temi delicati trattati nel romanzo: il tema della maternità indesiderata, dello stupro nella Sicilia di metà novecento, delle adozioni e della violenza sulle donne.
La presentazione
A dare il benvenuto ai presenti la Responsabile della Galleria d’Arte moderna e contemporanea Lucio Barbera, dott.ssa Daniela Cucè Cafeo che ha espresso la gioia nell’ospitare gli studenti alla presentazione del ricco programma di appuntamenti del Maggio dei libri che coinvolgono associazioni, scuole e cittadini. A seguire è intervenuta la Dirigente alla cultura della città metropolitana di Messina avv. Anna Maria Tripodo che ha introdotto i lavori sottolineando il valore della cultura e l’ amore per la lettura che è un ponte che collega mondi e persone.
Dei temi scelti per la XIV edizione de Il Maggio dei libri 2024 “ Se leggi ti liberi” e “ la Forza delle parole” ha parlato la responsabile dell’Iniziativa organizzata con minuziosa e pregevole cura dei dettagli dalla dott.ssa Rosaria Landro che ha sottolineato come la Biblioteca Giovanni Pascoli sia divenuta dal 2013 afferente al sistema bibliotecario nazionale che consente la consultazione on line di tutto ciò che è in essa presente. Presente anche l’arch. Matteo Venuto responsabile del servizio cultura. A porgere i saluti per l’amministrazione comunale, l’ Assessore alla pubblica istruzione Pietro Currò che ha sottolineato il valore della lettura per trasmettere le parole e coinvolgere i sensi, le emozioni e l’ intelletto. Presenti gli studenti della classe 5° A del Liceo classico Maurolico accompagnati dal prof. Daniele Macris.
A seguire ha preso la parola la Presidente del Kiwanis Club Messina prof.ssa Mariella Di Giorgi che ha ribadito come il ruolo dei club service sia quello di sostenere tutte le iniziative di sensibilizzazione di questioni attuali come la violenza sulle donne, la condanna ai fenomeni di stupro affermando come il romanzo della Boemi pone importanti spunti di riflessione e suscita emozioni e sentimenti. Sulla protagonista del romanzo, una giovane cardiochirurga siciliana, una donna medico, di nome Maria, si è soffermata la consigliera nazionale AMMI, avv. Francesca De Domenico che ha dichiarato come la Presidenza nazionale Ammi ha accolto con entusiasmo l’invito a partecipare alla presentazione del romanzo Madre incompiuta per gli scorci sociologici di rilievo che il testo offre in cui i rapporti affettivi madre/figlia si sviluppano dopo un dramma interiore che si trasforma lentamente nel tempo dando vita ad un amore filiale che “non può mai essere motivo di ira”.
Il dialogo dell’autrice
Dinamico il dialogo dell’autrice Boemi specializzata in Giornalismo e comunicazioni di massa alla Luiss di Roma, giornalista professionista e già segretaria provinciale di Catania dell’Ass. siciliana della stampa, con la Paratore che ne ha esaltato le capacità narrative di lungo respiro. Un modo di scrivere camaleontico ha piu’ volte ribadito la moderatrice dell’incontro che ha dato lettura di tre brani tratti dalle pagine dell’ appassionato romanzo Madre incompiuta. Soddisfatta l’ autrice che ha spiegato la genesi del romanzo in cui racconta la vita di donne di generazioni diverse: la mamma della nobildonna e la contessa che vivono il periodo del patriarcato letale per l’ espressione dei sentimenti malvisti dai precetti della Chiesa in cui la gravidanza fuori del matrimonio era considerata macchia indelebile sullo stemma di famiglia e la protagonista del racconto di nome Maria giovane cardiochirurga donna emancipata capace di conciliare lavoro e sentimenti.