TEMPOSTRETTO – Bambini a scuola di riciclo: solo loro potranno salvarci dalla “borghesia zozzona”

Data: 12/04/2024

Le scuole hanno visitato l’impianto di selezione di Pace. “Vogliamo che i ragazzi siano ambasciatori di una cultura che deve cambiare”

servizio di Silvia De Domenico

Bambini a scuola di riciclo: solo loro potranno salvarci dalla “borghesia zozzona”

 

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MESSINA – Dagli incivili che abbandonano ancora i rifiuti sulle strade forse potranno salvarci solo le nuove generazioni. I bambini di oggi hanno tutti gli strumenti per non diventare la “borghesia zozzona” di domani.

Studenti in visita all’impianto di Pace

Ecco perché il sindaco Federico Basile e la presidente di Messina Servizi Mariagrazia Interdonato hanno invitato le scuole di Messina a visitare l’impianto di selezione di Pace. Qui i ragazzi hanno potuto osservare come vengono riciclate carta e cartone. Questa mattina hanno partecipato una classe delle medie dell’Istituto “Albino Luciani” e una del Liceo classico “Maurolico”. Quest’iniziativa rientra nel programma della “Paper Week“, promossa in tutta Italia dal Consorzio Comieco. Gli impianti nazionali, a Messina quello di Pace, hanno aperto le porte a cittadini e studenti per vedere con i propri occhi dove va a finire quello che si differenzia a casa.

Ragazzi ambasciatori nelle proprie famiglie

“Vogliamo che i ragazzi siano ambasciatori di una cultura che deve cambiare”, commenta il sindaco Basile. “Non tutto va a finire insieme, come in troppi ancora pensano”, aggiunge la presidente Interdonato. E le visite all’impianto servono proprio a dimostrare questo.

La campagna #machitelofafare

I video diffusi recentemente da Messina Servizi hanno dimostrato che cultura e titoli di studio non sono garanzia di civiltà di un individuo. Fra chi abbandona sacchetti sui colli o nelle vie del centro ci sono anche stimati professionisti. La campagna di sensibilizzazione #machitelofafare serve proprio a questo. I video e le foto registrate grazie alle fototrappole verranno pubblicati settimanalmente sui social dell’amministrazione. Il messaggio è chiaro: chi getta i rifiuti e non differenzia viene beccato e multato perché sta commettendo un reato.