Nella serie web c’è un “filo invisibile” che la lega a Graziella Recupero, uccisa 70 anni fa a Barcellona

servizio di Silvia De Domenico

MESSINA – La nuova serie web è stata proiettata per la prima volta sul grande schermo a Barcellona. I femminicidi di Sara Campanella e Graziella Recupero al centro di un progetto cinematografico. “Fili invisibili” è un progetto che ha coinvolto gli studenti della scuola “Copernico”, diretti dal regista messinese Fabio Schifilliti. A raccontare le emozioni della prima, oltre al regista, la dirigente della scuola Angelina Benvegna, la rettrice dell’Università di Messina Giovanna Spatari e l’attore Claudio Castrogiovanni.

fili invisibili

Graziella e Sara uccise per strada

Ecco le immagini della serie web che racconta le due storie legate da un filo invisibile, quello della violenza di genere. Due femminicidi avvenuti entrambi per strada, due drammi che hanno coinvolto due giovani studentesse e le loro famiglie. Graziella Recupero, uccisa 70 anni fa a Barcellona e Sara Campanella, accoltellata sul viale Gazzi lo scorso 31 marzo.

fili invisibili

La prima proiezione della serie web

Le loro voci si sono levate alte ieri sera al Nuovo Cinema Corallo di Barcellona Pozzo di Gotto per l’anteprima di “Fili Invisibili”, cortometraggio realizzato dagli studenti e dalle studentesse dell’ITT-LSSA Copernico con la regia di Fabio Schifilliti. Sono tanti i “Fili invisibili” che uniscono la storia della giovanissima Graziella Recupero, uccisa a Barcellona Pozzo di Gotto il 26 giugno del 1956 e quella di Sara Campanella, 22 enne, accoltellata a Messina il 31 marzo scorso e che gli studenti del Copernico hanno voluto raccontare nel cortometraggio che ha emozionato e commosso la platea del cinema. Il laboratorio cinematografico rientra nel progetto “Oltre le ombre” fortemente voluto dalla dirigente scolastica dell’istituto Copernico Angelina Benvegna, coordinato in modo straordinario dalle professoresse Carmen Cicciari e Tiziana Bello e che ha portato, grazie alla partnership con la Gran Mirci Film amministrata da Giuseppe Ministeri, alla realizzazione del corto. E che il cinema sia un potente strumento didattico e di comunicazione lo dimostra il grande coinvolgimento, anche emotivo, degli studenti che hanno “costruito” passo per passo il film, dalla stesura del testo al casting, alle riprese ed al montaggio. Un lavoro corale ma soprattutto una riflessione su un tema, quello della violenza sulle donne drammaticamente attuale, oggi come nel 1956.

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Gli applausi della sala sono stati per tutti e quando sul palcoscenico è salito il regista Fabio Schifilliti, insieme all’attore Claudio Castrogiovanni (che interpreta il ruolo del professor Massimiliano Berretta, incontrato da Sara Campanella poco prima di essere uccisa) l’emozione di essere riusciti a dare voce a due giovani vittime di femmicidio è stata fortissima. Lo hanno spiegato bene Sofia Spadaro e Giulia Foti (che hanno interpretato Graziella e Sara), Domenico Recupero ed Anthony Foti e l’attore Pietro Briguglio. La rettrice dell’Università di Messina Giovanna Spatari e il professor Massimiliano Berretta hanno parlato direttamente al cuore dei giovani presenti, sottolineando l’importanza dei comportamenti individuali e del non sottovalutare mai i segnali, perché questa è una battaglia che si può vincere solo insieme e solo con consapevolezza. Per Sara Campanella è stato avviato anche il percorso che porterà alla laurea alla memoria. Ad illustrare finalità e obiettivi del progetto è stata la dirigente scolastica dell’istituto Copernico Angelina Benvegna, molto orgogliosa dei risultati di un lavoro corale, ed in chiusura la professoressa Tiziana Bello ha letto un messaggio della madre di Sara Campanella che si è concluso con le parole della stessa Sara, un invito per tutti ad amarsi e ad essere se stessi, volando altissimo. Presenti i sindaci di Barcellona Pozzo di Gotto Pinuccio Calabrò e di Rodì Milici (dove sono state girate le scene del femminicidio di Graziella Recupero) e la famiglia Recupero. Ieri è stata l’antemprima di Fili invisibili ma come ha annunciato Giuseppe Ministeri è solo l’inizio per il “viaggio” di un cortometraggio di grande valore.

Il progetto “Oltre le ombre” rientra nell’ambito del bando Cinema e immagini per la scuola del Ministero della Cultura e del Ministero dell’Istruzione e del Merito.

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