MESSINA – Giornata meteorologica mondiale 2025: una settimana di eventi di scienza e divulgazione voluta da Unime, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e la Stazione Zoologica Anton Dohrn per avvertire la popolazione e i giovani sui preoccupanti cambiamenti climatici del nostro territorio.
In occasione della Giornata Meteorologica Mondiale (Gmm 2025), l’Università degli Studi di Messina ha promosso un ciclo di eventi pubblici articolati tra il Museo del mare, l’Istituto Leonardo da Vinci e l’Istituto Ettore Majorana di Milazzo e l‘istituto Verona Trento di Messina.
Gli eventi sono stati coordinati dal prof. Salvatore Magazù decano di Fisica dell’Università di Messina, che dopo aver analizzato i dati preoccupanti dei cambiamenti climatici “ha messo in evidenza l’importanza dell’educazione e della sensibilizzazione sulle questioni climatiche. Ha sottolineato che è essenziale informare le nuove generazioni riguardo alle conseguenze ambientali delle loro azioni quotidiane”. Inoltre, il Professor Magazù “ha invitato i politici a prendere decisioni basate su evidenze scientifiche, affinché possano adottare politiche più efficaci per la mitigazione dei cambiamenti climatici”. E ha concluso esprimendo la necessità di “una collaborazione globale e di un approccio integrato per affrontare le sfide climatiche”. L’iniziativa si è inserita nel quadro delle attività di disseminazione del progetto “Prin 2022 Pnrr South Risk from data collection to monitoring interventions and risk prevention. A southern history”, finanziato dal Mur”.
L’evento ha coinvolto tre istituzioni scientifiche fortemente radicate sul territorio che cooperano in un comprensorio unico sotto il profilo scientifico e culturale: l’Università di Messina, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e la Stazione Zoologica Anton Dohrn; erano inoltre presenti rappresentanti del Dipartimento Regionale di Protezione Civile della Regione siciliana. Gli eventi hanno proposto approcci interdisciplinari, approfondendo le trasformazioni storiche delle metodologie di osservazione e monitoraggio e valorizzando il ruolo svolto dalle istituzioni scientifiche nello studio dei fenomeni naturali estremi e del loro impatto sulle attività umane. Nel corso delle giornate si sono susseguiti interventi di assoluto livello scientifico e divulgativo. Sono intervenuti, tra gli altri, il prof. Salvatore Magazù, decano di Fisica dell’Università di Messina (Unime), la prof.ssa Maria Teresa Caccamo (Unime), il dr. Gianluca Rossellini, il dr. Alessandro Gattuso (INGV), il dr. Agostino Semprebello (INGV), il dr. Antonino Torre (INGV), il dr. Davide Ciraolo della Stazione Zoologica Anton Dohr.
A rendere particolarmente coinvolgente l’esperienza sono stati, oltre alla suggestione dei siti e all’accoglienza del grande pubblico, nel corso della prima giornata il dr. Carmelo Isgrò, direttore del Museo del Mare di Milazzo; nel corso della seconda giornata la prof.ssa Stefania Scolaro, dirigente scolastico dell’Istituto Leonardo da Vinci, insieme alla toccante testimonianza del giornalista dr. Gianluca Rossellini sull’evento estremo di Giampilieri; nel corso della terza giornata il prof. Massimo Chillemi. L’evento ha coinvolto studenti, docenti, ricercatori, operatori di settore, associazioni e cittadini, con un’attenzione particolare rivolta alle nuove generazioni. Le attività didattiche dedicate ai più giovani hanno inteso promuovere una maggiore consapevolezza sui cambiamenti climatici e sull’importanza del monitoraggio ambientale.