A Messina inaugurato il nuovo “Wall of dolls” per sensibilizzare contro la violenza sulle donne
E Il “Maurolico Messina Book Festival” concomitante ha portato una giornata esemplare di partecipazione con tanti ragazzi accorsi. E per la giornata di comunità e cultura è arrivata in Sicilia anche la proposta di moda di Martino Midali. Il Wall of dolls, muro delle bambole, appena inaugurato a Messina, in Sicilia.
LA GIORNATA SICILIANA – La consegna alla città di Messina del “Wall of dolls” da parte del liceo classico “Francesco Maurolico” e il “Maurolico Messina Book Festival” si fondono in una giornata di partecipazione esemplare, all’insegna dell’amore propositivo, che campeggia fisso a memoria futura, con il “wall of dolls”, affisso sopra il muro della scuola, quale eterno monito contro l’orrore della sopraffazione di genere. Lo si legge sulle magliette “L’amore non fa male”, create da Martino Midali, per aiutare l’associazione femminile “Cerchi d’acqua”, ed indossate dagli studenti del “Maurolico”. Lo recita in “Medea” la talentuosa Elisabeth Fazio, che ha commosso gli astanti. Lo canta in musica l’entusiasmo del “Coro Maurolico” diretto da Silvia Bruccini. La dirigente scolastica Giovanna De Francesco afferma “è il giusto spirito con cui la scuola deve portare avanti la ‘cultura del fare’ dentro progetti significativi, come questo contro la violenza di genere, patrocinato dalla Regione Sicilia: sono orgogliosa dell’opera sinergica del corpo docente e degli studenti.”
Un’emozione palpabile, ha attraversato la folla presente lungo il Corso Cavour, all’inaugurazione del primo “Wall of dolls” del Meridione d’Italia. Svelato da un drappo di raso rosso, sulla facciata del “Maurolico”, appare il raffinato lavoro artigianale, creato dagli studenti del liceo, ed altre scuole cittadine, guidati dal prof.re Sergio Foscarini, all’interno del progetto “Come fossi una bambola”, che si è dichiarato “felice che si alimenti negli studenti l’unione e lo sviluppo di tematiche così urgenti come la violenza femminile, in un sano protagonismo giovanile”. L’evento ha avuto come madrina l’ideatrice dei “Wall of dolls”, Jo Squillo, che in un video plaude “al primo muro del Sud Italia e incoraggia alle buone pratiche contro la violenza di genere, come la denuncia e l’unione solidale”. Alla presenza delle autorità cittadine, si è aggiunta la toccante benedizione di padre Gió Tavilla. Alessandro Quasimodo professa “sono felice di una realtà così importante in città, e sottolineo pure l’inaccettabile violenza attuale, sfociata in ingiuste guerre”. Sigfrido Ranucci spera che il “wall di Messina non sia un’iniziativa unica, e vada avanti in altri luoghi, in difesa delle fragilità che vanno sempre protette per migliorare l’umanità”.