La pesca del pesce spada, al “Caio Duilio” di Messina la prima di due giornate evento
Nell’aula principale dell’istituto scolastico “Caio Duilio”, “nautico di Messina, gremita di gente molta attenta, si è svolta Mercoledì 10 aprile, la prima giornata dei 2 eventi dedicata agli incontri su “La ‘pesca’ del Pesce Spada nello Stretto di Messina, e sulle Imbarcazioni, attrezzature, maestranze”.
Dopo i saluti del vice preside Salvatore Gatto, in sostituzione, della dirigente Scolastico I.T.T.I. “Caio Duilio”, Prof. Daniela Pistorino, che è intervenuta successivamente, è stata la volta del Presidente dell’Accademia Internazionale “Amici della Sapienza” di Messina, prof. Teresa Rizzo, sottolineando l’importanza di questi incontri per tutelare e valorizzare il nostro territorio, rivolgendosi soprattutto ai giovani. Poi c’è stato l’intervento della Prof. Liliana Restuccia, professore ordinario di Fisica Matematica al Dipartimento di Scienze Matematiche e Informatiche, scienze fisiche e scienze della terra, Università di Messina, che ha fatto presente la bellezza dello stretto di Messina e dei villaggi di entrambe le sponde che esso bagna, rendendo il luogo pressochè unico al mondo. Quindi è arrivato il momento dell’intervento della prof Paola Radici Colace, già Prof. ordinario dell’Università di Messina, direttore scientifico Acc. Int. “Amici della Sapienza” di Messina, che ha ripercorso la storia della pesca del pesce spada nello Stretto di Messina, riportando testimonianze di etnografi e geografi ( I-II sec. d.C.) fino ad arrivare ai giorni nostri. Poi è toccato allo scrittore non vedente Andrea La Fauci esperto di storia locale, che ha descritto “l’ antica feluca da posta” e l’imbarcazione più piccola : l’untro, con i nomi in dialetto dei suoi quattro rematori. Ha continuato descrivendo l’invenzione della passerella del sig. Antonio Mancuso “dettu u checcu” con il suo brevetto fatto nel 1957, proiettando foto durante la descrizione e riportando anche l’importanza delle innovazioni del sig. Antonino Giannone “dettu Cianu” apportate sulla propria feluca e sulla passerella, così come li vediamo oggi. Alla fine sono stati proiettati dei video antichi e moderni su questa pesca lato costa calabra e messinese, che hanno entusiasmato tutti i presenti.